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7° Convegno Nazionale

“SBAGLIANDO SI IMPARA”

come gestire l’errore perché diventi il motore dell’apprendimento per tutti.

Rivolto a dirigenti scolastici, docenti, famiglie e associazioni


Milano - Sabato 11 Novembre 2017
ore 9:00 - 17:30

Palazzo Lombardia, Sala Biagi
1° piano – ingresso N4 - Via Melchiorre Gioia, 37
Piazza Città di Lombardia, 1, 20124 Milano

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PROGRAMMA



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PRESENTAZIONE
RELATORI
(in preparazione)


“Non hai mai commesso un errore se non hai mai tentato qualcosa di nuovo.”
(A. Einstein)


Presentazione:

L’errore è generalmente associato nell’immaginario collettivo all’insuccesso e nella scuola all’insufficienza e alla bocciatura. Gli studenti cominciano fin da piccoli a vergognarsi degli errori perché suscitano in genere la disapprovazione dei docenti e la derisione dei compagni di classe e a casa i rimproveri dei genitori. Nascondere gli errori diventa così il primo impegno: bianchetto a volontà, fogli strappati e compiti rifatti infinite volte, tutto deve essere perfetto, magari alla prima stesura. Anche per i docenti gli errori rappresentano un tormento: quelli degli studenti vengono visti come un insuccesso invece che accolti come una risorsa, mentre i propri errori durante la lezione sono dissimulati con acrobatici giochi di parole che gli studenti scoprono subito. Un docente non può mai sbagliare! Nella realtà è l’errore il motore dell’apprendimento se ben utilizzati come sottolinea Karl Popper: “Facciamo progressi perché (e soltanto se) siamo disposti a imparare dai nostri sbagli, ossia a riconoscere i nostri errori e, invece d’insistere in essi dogmaticamente, a utilizzarli con giudizio critico. […] Di conseguenza, l’unico peccato imperdonabile è nascondere un errore”. Cercare di non fare errori è come sforzarsi di non imparare, non considerando che l’apprendimento informale è naturalmente improntato all’acquisizione delle competenze per prova ed errore. Da qui lo stato d’ansia, la perdita della fiducia in se stessi per giungere a vere e proprie patologie. Numerosi sono gli studi in ambito pedagogico e didattico che dimostrano come l’errore può essere “la porta” attraverso la quale un docente può comprendere quali sono le difficoltà dello studente aiutandolo a riconoscerle e a superarle. La gestione dell’errore diventa così il nucleo centrale del “saper studiare”.
Se tutto ciò vale in generale per tutti, la pedagogia dell’errore ha un valore ancora più grande per gli studenti con DSA e Bisogni Educativi Speciali sia sul piano del recupero che sul piano psicologico e della crescita personale.
)




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